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conto arancio

Inviato da stemic 
Re: conto arancio
30.12.2005 - 16:35
e sbagliano!
quelli che ci hanno smenato con parmalat avevano preso obbligazioni o azioni, quindi titoli con un certo margine di rischio.
Invece conto arancio non è nulla di tutto cio, ma semplicemente un conto deposito , la cui banca , cioè la ING è la piu grande del mondo , e aderisce a tutti i regolamenti per la tutela del risparmio, e anche in caso di fallimento totale della ING sono tenuti a rimborsarti il 100% dei tuoi soldini , entro il limite massimo di 500000 euro.
Quindi se tu non hai 500000 euro non corri rischi.



Re: conto arancio
30.12.2005 - 16:36
dovresti avere piu paura a tenere i soldi sul tuo conto bancario personale che sul conto arancio, visto che la ING è la piu potente banca del mondo ed è olandese , e io mi fido piu degli olandesi che delle banche di casa nostra, vedi antoveneta e fiorani che rubbavano ai correntisti.


Re: conto arancio
30.12.2005 - 20:43
Appunto... quindi capisci la paura della gente... è normale averne almeno un po no?



Re: conto arancio
31.12.2005 - 20:39
APPUNTO, QUINDI APRI CONTO ARANCIO E DORMI TRANKILLA


Re: conto arancio
04.01.2006 - 14:01
scusate chi mi toglie questo dubbio?
io ho aperto già 5 conti a nome mio e sono ancora attivi, posso aprirne altri 5 entro gennaio a nome di un'altra persona per avere altri 1000 punti ?



Re: conto arancio
04.01.2006 - 20:34
yes, il primo aprilo da mr.price , ti becchi un buono sconto mica male ( e perdi200 punti però)


Re: conto arancio
06.01.2006 - 13:01
io sn uno che opera tanto in borsa.... guardate che il conto arancio e' sicuro quanto lo erano a suo tempo i bond argentini o il titoloparmalat... ansate a chiedere ad un operatore di borsa cosa consigliavano nel 2003.... parmalat!! erail miglior titolo del mib30... quello con lamaggior resa.. e nessuno tranne chi sapeva si immaginava qll che sarebbe poi successo...

quindi ... detto in parole chiare..puo' anche essere la banca piu' grande delmondo... ma prima di tutto non e' una banca... non e' un c/c ... semplicemente affidate i propri soldi a una finta banca che se fallisce come una vera velamette nel culo allo stesso modo... nn fidatevi delle apparenze... un conto e' fare sti gioketti x i punti vodafone con 1000 euro... un'altra storia e' farli con 50.000 euro...

vi siete mai chiesti come mai lo stato da' come interesse sui bot o cct un interesseminore di qll che rende conto arancio??... iniziatevelo a chiedere... poi vediamo se mettete 50.000 euro sul conto arancio....


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MIRKO


Re: conto arancio
06.01.2006 - 13:21
Okrim... a questo punto non ci si può fidare più di nessuno, solo dello Stato. Tutti alla posta?....


Re: conto arancio
06.01.2006 - 13:38
non il mio discorso non era statalista...anzi..nn darei un venetesimo allo stato manco se mi da' il 20% di interesse...

era un discorso puramente informativo.. che tutto' e' bello finche' il sole splende... e il sole splendeva anche su parmalat... tutto qui...

nel senso che nn illudetevi che sia tutto oro quello che luccica...state sempre con gli okki aperti che nessuno vi regala niente


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MIRKO


Re: conto arancio
06.01.2006 - 13:45
Ho capito Mirko, sappiamo tutti che qualsiasi tipo di investimento comporta dei rischi...
Un conto è "investire" sapendo che cè una percentuale MINIMA di rischio, un conto è dare dei soldi alla cieca senza rendersi conto che quei soldi non li becchi +.

come l'hai messa tu, sembra che c/arancio sia cosi... una buona parte di rischio sicuramente c'è, ma non penso sia una parmalat o possa finire in questo modo.. ma l'esperto qua sei te.. :)



Re: conto arancio
06.01.2006 - 14:12
:-) aahahaaahh cmq io nn lo apro.. continuo ad investire in borsa


Re: conto arancio
06.01.2006 - 14:24
Cmq anche la borsa ha i suoi rischi, molto di più di conto arancio.
Tutti pensano ... Parmalat e Argentina
Però non dimenticate nemmeno TISCALI ......... per esempio


Re: conto arancio
06.01.2006 - 14:33
tu mi vieni qui a dire che conto arancio non è sicuro....e poi giochi in borsa?

E allora cosa consigli? di tenere i soldi sotto al letto?
Il 90% di noi ha un conto corrente, che offre gli stessi rischi che offre conto arancio.
Conto arancio da interessi piu alti (come del resto tutte le banche online) perchè opera online appunto, e ciò significa una infinità di spese in meno, basti pensare cosa costa mettere su una banca, pagare i dipendenti, ecc.
Invece ing ha una sola filiale in Italia e da qui gestisce migliaia di conti, tutto centralizzato.

Se poi mi vieni a fare paragoni con paralat allora ho gia capit che di finanza tu non capisci una mazza.
Comprare obbligazioni non garantisce nulla!
idem con le azioni, che domani possono crollare, mente conto arancio ache se domani dovesse fallire, aderisce al fondo europeo di tutela dei depositi, e quindi i tuoi soldi sono assicurati, almeno fino ad una certa cifra.
La verità è che questo conto arancio ha fregato molti capitali alle banche nostrane , incapaci di proporre un prodotto simile, e quindi cè molta gente che rosica e che lo sconsiglia a priori.
Io intanto l'anno scorso ho avuto il 4% per 8 mesi sfruttando le varie promo, e quest'nno e ho aperto uno a mio padre e prenderemo il 3,50% tutto il 2006.
Senza contare che ho preso un palmare da 700 euro con i punti vodafone e che ho preso 180 euro di buoni spesa.
preferico di gran lunga fidarmi di ING che dare i miei soldi in mano a finanzieri da strapazzo italiani , che magari ti prendono 30 euro dal conto giusto per compensare
una perdita in borsa.
Pure io giocavo in borsa, studiavo , facevo scalping ecc. ma poi ho capito che noi piccoli risparmiatori in borsa abbiamo solo da perderci o per lo mno d rischiare parecchio.
A quel pnto preferisco andare a rishiare al casinò.
Tu magari ora hai avuto dei guadagni in borsa, ai quali deve togliere tute le tasse e le spese sche ben saprai, ma sappi che nessuno è invincibile e prima o poi piglierai una batosta pure tu.
E allora rimpiangerai il buon vecchio sicuro comodo conto arancio.


Re: conto arancio
06.01.2006 - 14:35
beh tiscali.... ci sn passato anche io :-) eh eh... sbagliando si impara


Re: conto arancio
06.01.2006 - 14:42
guarda io come te sono un piccolo risparmiatore....

quello che volevo dire io se ancora nn e' chiaroil concetto e' che nulla e' sicuro, cosa che invece traspariva dai post precedenti sul conto ing-direct...

e ho fatto il paragone con le azioni parmalat, che fino al 2003 erano qll con maggiore guadagno nel mib30 anche quando gli altri titoli perdevano... e nessuno avrebbe scommesso sul loro crollo

quindi puoi dirmi qll che vuoi su ing-direct...che ha conti stupendi e che nn fallira' ma la realata' e' che noi piccoli risparmiatori non ne sappiamo un caxxo dei veri bilanci delle aziende e quindi nn mi stupirei se domani banca intesa o ing. direct fallissiro facendo emergeree buchi di bilancio mostruosi.. tutti qui...

dopo di che puoi mettere i soldi su ing-direct o su semplici pronti contro termine di qualunque banca che x me sono un buon investimento...

e cmq, banca profilo offre il 5% !!!! .. quindi seguendo la tua logica.... spostate tutti i soldi su banca profilo... :-)

io personelmente nn mi fido di banche che offrono il 4-5%... se i tassi di sconto sono al 2,5 come @#$%& fanno a darti il 4 o il 5 me lo spieghi tu... la truffa da qualche parte ci sta


Re: conto arancio
07.01.2006 - 10:02
Banca profilo da il 5%? su che prodotti? sui conti correnti? non credo, hai qualche link?



Re: conto arancio
07.01.2006 - 10:04
La Ing Direct (la branch Italiana) e' una banca iscritta al registro delle imprese di Milano ed all'albo delle Banche (n. 5474). Aderisce al fondo di garanzia sia olandese (poiche' la sede principale e' in Olanda) che italiano. Il fondo di garanzia olandese copre fino a 20.000 euro mentre il fondo di garanzia italiano copre fino a 83.000 euro. Il capitale sociale della banca e' pari a 72.546,00 euro mentre il capitale "di riserva per sovrapprezzo azioni" di 1.321.319.702,00 euro.
Sul piano delle garanzie, quindi, possiamo dire che versare fino a 100.000 euro sul deposito del Conto Arancio fornisce ragionevolmente le stesse garanzie che forniscono le banche fisiche.

Per quanto riguarda la domanda su come faccia la Ing Direct a dare questo tasso di interesse, l'unica spiegazione sensata e' la seguente: la banca ha costi molto inferiori alle banche fisiche e parte di questo mancato costo viene rigirato come interesse ai clienti.


Re: conto arancio
07.01.2006 - 10:07
Alcuni forse ricorderanno che circa dieci anni fa in Spagna si scatenò la battaglia dei conti correnti. Si chiamavano "Supercuenta". Non c'era giorno che una Cassa o una Banca non annunciassero un nuovo salto in avanti nei tassi attivi dei conti correnti.

La scelta di offrire un prezzo molto o persino troppo favorevole è in genere la conseguenza di due indirizzi strategici: chi manovra il prezzo ha davvero un vantaggio sui costi che può trasferire all'utente. Vantaggio che può derivare o da una maggiore efficienza o da una migliore capacità di impiego delle risorse. Oppure, non godendo di un vantaggio come nel caso precedente, non ha nemmeno la capacità inventiva di offrire altri benefits che invoglino l'utente a comperare ad un prezzo più alto. In Spagna, per molte banche, si trattò di questo secondo caso. Infatti alla fine di quel periodo si tornò ad una concorrenza che remunerasse il capitale tenendo conto delle economie, di scala e di scopo, che il business presentava.

Anche in Italia nel mercato delle Banche virtuali si è scatenata la battaglia sulle migliori condizioni di tasso per il cliente.

Le "web-bank" italiane (che hanno un notevole vantaggio di costo) giustamente manovrano il prezzo in parallelo ai costi, e quindi possono offrire un servizio di alta qualità, ma sempre a prezzi molto convenienti. In termini tecnici, hanno bisogno di un minor spread fra i tassi attivi e passivi, mentre offrono il molto efficace online banking.

Le banche basate sulle filiali hanno, in confronto, maggiori costi. Ed in molti casi mancano anche di efficienza nel canale filiali. I prezzi dei loro prodotti rimangono in mano al direttore di filiale, che applica una politica variabile e non omogenea di tassi attivi e passivi. Così alcuni clienti otterranno meno di altri che avranno tassi attivi più alti. Altri clienti invece avranno spese e tassi maggiori di altri.

Arriva infine l'innovatore. Ed ecco il Conto Arancio, color zucca di Ing Direct, la filiale italiana del gruppo bancario-assicurativo olandese Ing. Un conto ad altissima remunerazione, che apre un nuovo segmento di mercato: il conto Arancio al 2,40% di interesse lordo a zero costi.
In realtà non si tratta di un vero e proprio conto corrente, ma di un conto di liquidità (o di deposito). Non ha assegni, non ha carta di credito. Non ha estratto conto. Non si può prelevare o versare altro che a mezzo bonifico dal proprio conto corrente bancario "normale". Insomma è il vecchio libretto di risparmio, dove versare i propri soldi in attesa di trasformarli in investimento.

Ing Direct riesce a remunerare così tanto il denaro in giacenza in quanto lo utilizza come liquidità per le transazioni e gli investimenti nel "corporate e nell'investment banking" (con soli bond in Euro, niente trading).
Inoltre, grazie a questo innovativo strumento di marketing, Ing acquisisce nominativi di nuovi potenziali clienti, avendo anche l'esatta misura del capitale che essi potranno investire!

Insomma, Ing ha lanciato sul mercato un vero, nuovo prodotto: un prodotto per favorire la formazione del risparmio. In tempi di crisi di Borsa e di tassi bassi dei titoli di Stato, un tale prodotto, con un rendimento lordo del 2,40% (tassato del 27%), diventa competitivo non solo con i tassi delle banche tradizionali, ma anche con i Bot a 3 mesi e con i fondi monetari.

C'è da fidarsi?
Il rischio dei clienti di Conto Arancio non è quello diretto di chi investe in un fondo, ma è legato all'affidabilità della banca. Il Gruppo Ing opera in 66 paesi nei cinque continenti, con oltre 100.000 dipendenti, è quotato al New York Stock Exchange e nelle principali Borse europee con una capitalizzazione di borsa superiore ai 77 miliardi di Euro. Il gruppo risulta al 29' posto nella classifica "per profitti" della rivista Fortune; per dare un'idea, nello stesso settore della classifica, il leader italiano è Generali al 149' posto. Sia Moodys che Standard & Poor's giudicano Ing una società molto affidabile "da investimento".

Quanto alla garanzia sui depositi, oltre alla copertura di 20.000 Euro direttamente dal Fondo olandese, Ing Direct ha chiesto volontariamente e ottenuto l'ok ufficiale dal Fondo di Garanzia delle banche italiane per l'adesione come filiale estera: dal settembre 2002, i clienti italiani di Conto Arancio hanno la copertura fino a 103.000 Euro, pari cioè a quella dei correntisti delle banche italiane.

Insomma, Conto Arancio è una forma di deposito innovativa, è il tuo nuovo salvadanaio. Non è un conto corrente, ma integra piuttosto il conto da te aperto presso la tua Banca di fiducia da cui continuerai a fruire dei servizi tradizionali (assegni, bancomat, carta di credito, ecc.). L'integrazione con Conto Arancio ti offre, un rendimento elevato, zero spese, zero commissioni, zero imposta di bollo, e quando vuoi, puoi trasferire i tuoi risparmi sul tuo conto corrente, velocemente e in totale sicurezza perchè sono possibili solo operazioni tra il Conto Arancio e il tuo conto corrente abituale.


Re: conto arancio
07.01.2006 - 10:10
se al tasso di interesse pagato mediamente dalle banche "off-line" sui conti correnti della clientela sommiamo la quota parte dei costi di struttura (costi immobiliari, del personale, delle strutture centrali, della pubblicit�, etc.) arriviamo ad un costo per la banca pi� elevato del tasso del Conto Arancio. Dovremmo quindi domandarci come tutte le altre banche utilizzano i soldi dei depositanti in modo remunerativo ...


Re: conto arancio
07.01.2006 - 10:11
Conto Arancio è il primo prodotto finanziario di largo consumo, venduto in Italia da ING Direct, compagnia on-line del gruppo ING Bank.

Stridente accoppiata di termini, direte. Come fa un prodotto finanziario ad essere di largo consumo? Presto detto; è un prodotto con un target potenziale (prospects) di 18 milioni di persone, il 55% della popolazione bancarizzata.

Funziona così: si appoggia al tradizionale conto corrente, non ha alcuna spesa né di attivazione tanto meno di mantenimento e chiusura, e frutta il 3% (tasso minimo variabile) lordo di interessi sul totale depositato.



Potrei darvi altri mille dati, numeri, numeri di successo. Ma preferisco non tediarvi con i numeri. Sappiate soltanto che ING Direct con il suo Conto Arancio, partendo dal Canada, ha conquistato Usa, Australia, Francia, Spagna, Germania, Olanda, Gran Bretagna e Italia.

E la conditio sine qua non di questo successo, sapete bene che oltre alla validità del prodotto, è una oculatissima strategia di marketing. Analizziamola.



NAMING E POSITIONING

Preventivamente al lancio di Conto Arancio, sono state condotte ricerche di mercato, ricerche psicologiche, di percezione sociale. E’ emerso che la banca era percepita da un lato come una realtà seria e austera, dall’altro come un’entità misteriosa, poco trasparente e insidiosa. La premessa fondamentale era quella di offrire e rendere percettibile la sicurezza.



Il prodotto è stato chiamato Conto Arancio perché “Conto� trasmette al pubblico il concetto di libertà di movimentazione e completo controllo, “Arancio� perché è un colore che genera entusiasmo, benessere e comunica positività.



La zucca è il simbolo che materializza il prodotto. E’ un frutto percepito in maniera positiva in tutta Italia, è ritenuto benefico, rassicurante e simpatico. Evoca, inoltre, il mondo contadino, naturale e schietto, ma riconduce anche al mondo della fiaba e a qualcosa di magico.



Anche il claim “Mettetevelo nella zucca� è stato d’impatto, forte, memorabile, in linea con l’immagine proposta. Una frase così arrogante quanto efficace, a tal punto da subire quasi una istituzionalizzazione. Esempio pratico: provate a visitare la sezione “lavora con noi� del sito italiano di ING. Ebbene, sarete validi candidati solo “se avete la zucca sulle spalle�!

Insomma, quella strutturata è una campagna below the line senza precedenti, col chiaro intento di sconvolgere e innovare il mondo dei servizi bancari.



(WEcool smiley MARKETING

Il marketing applicato al web ha sviluppato una strategia di tipo glocal, secondo la massima “think global, act local�; difatti per ogni paese servito corrisponde un sito internet specifico.

Questo, oltre che da un’esigenza organizzativa, nasce dal fatto che ogni paese ha i suoi tassi d’interesse, e ogni offerta è studiata in base a un target accuratamente definito.



Ogni paese, un sito. Ogni sito, un target. Ogni target, delle azioni su misura.

Così il sito francese ha il suo “Numerò Azur� per mettersi in contatto col customer care di ING Direct, il sito spagnolo espone un banner tramite cui i correntisti possono effettuare donazioni per le famiglie delle vittime dell’attentato terroristico dell’11 Marzo scorso (un esempio di marketing etico degno di plauso), e il sito italiano può promuovere il nuovo prodotto Mutuo Arancio, che completa l’offerta finanziaria.



Ma che sia la Francia, l’Australia o l’Italia, la brand image non cambia. I colori istituzionali, il lettering, l’appeal è quello che contraddistingue ING Direct. Così per il nome, che sia Epargne Orange (versione francese), Hipoteca Naranja (versione spagnola) o Conto Arancio, il prodotto non cambia, cambiano i servizi ad esso correlati. Esempio: ogni sito ha il tasso d’interesse del paese di riferimento in primo piano.

E’ così che il prodotto finanziario viene trattato come prodotto di largo consumo.



Soffermandoci sulla strategia studiata per il mercato Italia, Conto Arancio è stato lanciato con una campagna integrata, un media mix composto da spot televisivi, radiofonici, stampa e, dulcis in fundo, il web.

Il web è stato individuato come canale preferenziale e strategico di promozione, difatti oltre al sito www.ingdirect.it e quello più incisivo www.contoarancio.it ne è stato creato un terzo, denominato www.tourarancio.it

Un portale, più che un sito, a supporto delle intelligenti iniziative di coinvolgimento effettuate. Nel 2003 Conto Arancio ha predicato come faceva Pitagora, peripatein. Un tour, una forma di promozione itinerante, dal Veneto alla Sicilia, che prevedeva l’allestimento di due villaggi, uno sulla spiaggia e uno in piazza, alla sera. Staff d’animazione e dipendenti ING insieme, uniti dall’intento di informare, coinvolgere, pubblicizzare, relazionarsi, vendere.

E l’intento è stato centrato (anche qui i numeri lo garantiscono), grazie al complesso di attività organizzate: concerti con artisti d’eccezione, giochi, relax, massaggi, gadget, happy hour.



WEB PROMOTION

Oltre agli eventi e alle operazioni off-line, ING Direct ha promosso il suo prodotto tramite una energica campagna di search engine marketing, acquistando parole chiave e link sponsorizzati su Google e sui più importanti motori di ricerca italiani.



Inoltre, ha individuato ben 70 siti italiani, affini al proprio target, con cui ha intrapreso rapporti di partnership, creando così un network promozionale che garantisce una capillare visibilità. Su ognuno di questi siti viene pubblicizzato Conto Arancio con una strategia creativa, spesso banner e pop-up/pop-under, integrati da un sistema di tracking post click che restituisce un costante feed-back delle azioni intraprese dall’utente, in modo da offrire preziosi spunti per rendere ancor più efficiente la navigazione.

Costruire delle pagine usabili, che conducano dove noi vogliamo, che inducano a scegliere una cosa invece che un’altra; questo si chiama web marketing, e scusate se è poco!



Una curiosità, forse l’unica pecca della internet strategy di ING: aver registrato il solo dominio contoarancio.it e non il .com (dove compare una squallida pagina di non so cosa…) e similari.

Una “pesante� leggerezza, una svista elementare. Peccato, debito scolastico.


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