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HG3 sbarca in Borsa

Inviato da Roberto T. 
HG3 sbarca in Borsa
23.03.2005 - 23:15
Novari prepara la 3 per Piazza Affari - da Repubblica Affari & Finanza

Mentre il paese vive una sua placida stagnazione, segnali di vita, e anche importanti, arrivano da quello che una volta si sarebbe chiamato il mondo della new economy e che oggi possiamo definire semplicemente come «il nuovo». Le cose in movimento sono tante, e tutte di un certo peso. Tiscali, ad esempio, sta per concludere la vendita della sua consociata francese (a Telecom Italia) e con questo saranno messi a segno due risultati: Tiscali esce da una crisi finanziaria che aveva fatto pensare il peggio e si avvia verso una seconda stagione della sua vita. Inoltre, Telecom Italia si rafforza all’estero, e anche questo conta.
L’altra grande novità della new economy, e cioè, Fastweb, sta andando avanti con il suo aumento di capitale e si avvia a diventare un operatore in fibra ottica su scala nazionale. Un risultato quasi impensabile fino a pochi mesi fa, quando si riteneva che Fastweb e la sua fibra ottica sarebbero rimaste confinate dentro il recinto di poche grandi città.
E, adesso, è arrivata anche l’ora di 3, cioè dell’ultimo operatore di cellulari spuntato in Italia. Un operatore, per la verità, un po’ particolare perché, oltre a arrivare tardi, era stato anche l’unico a fare la scommessa del «tutto Umts». Ha puntato cioè solo e soltanto cui cellulari di terza generazione. Proprio per questi due elementi (ritardo e scelta secca dell’Umts) molti avevano scommesso sul suo fallimento e sul suo ritiro dal mercato.
«Invece dice l’amministratore delegato Vincenzo Novari eccoci qui. In ottima salute e pronti, in autunno, a andare in Borsa».
Quanto può valere oggi 3?
«Intanto bisognerebbe cercare di capire che cosa potrà valere in autunno perché qui si cresce molto in fretta e quindi le cifre possono cambiare. Inoltre, ancora nessun analista ha potuto vedere i nostri conti e quindi è presto per parlare».
Fonti interne a 3, però, dicono che oggi il valore della compagnia può essere intorno ai 78 miliardi di euro, destinati a salire a 10 da qui a ottobre. E a 20 fra un anno. Conferma?
«Non confermo niente. Stanno mettendo giù i conti in bella copia e poi diranno gli analisti e gli advisor. Quello che posso dire è che le cose vanno bene e che stiamo crescendo molto. Per avere un’idea della nostra velocità di crescita, basta vedere come sono aumentati clienti: abbiamo impiegato 15 mesi per fare il primo milione di abbonati, 4 mesi per il secondo milione e 2 mesi per il terzo».
Numeri a parte, che vedremo a ottobre, di che cosa è maggiormente soddisfatto?
«Della scelta che abbiamo fatto di puntare tutto sull’Umts. E sono contento di vedere che adesso tutti gli altri operatori, anche quelli più titolati, ci stanno correndo dietro».
Che cosa vuol dire?
«Gli altri, avendo comprato le licenze, hanno lanciato l’Umts, ma poi non è che vi abbiano creduto tanto o che vi abbiano messo molto impegno. Hanno continuato a fare i soldi con le telefonate normali, aspettando tempi migliori. Noi no. Siamo andati avanti dritti a sviluppare i contenuti multimediali, quelli che ha senso distribuire solo con i cellulari di terza generazione. E abbiamo avuto ragione due volte: da una parte sono arrivati i risultati, dall’altra adesso tutti ci stanno correndo dietro».
In sintesi in che cosa consiste questo vostro successo?
«Nel 2005 arriveremo a fatturare 300 milioni di euro di contenuto (musica, tv, clip, video, ecc.) e con questo, se non contiamo la pubblicità (che non abbiamo, ovviamente), siamo fra le prime dieci aziende editoriali del paese. Non male per un operatore che doveva chiudere bottega nel giro di pochi mesi».
Ma che cosa trasmettete?
«Negli ultimi sei mesi dai nostri telefonini sono stati scaricati 11 milioni di minuti di trasmissioni televisive. Gli altri stanno a discutere come farla, la tv sul telefonino, noi la trasmettiamo e gli abbonati la guardano».
Ma che cosa guardano?
«Stiamo per lanciare, ad esempio, un canale soap opera. Poi abbiamo tutti i reality show. In totale abbiamo dodici canali tv».
Ma la gente guarda davvero «La fattoria» sul telefonino?
«Sì, magari non sta lì un’ora, ma la guarda. Di solito quando è in fase di attesa (del treno, dell’autobus, del metro, ecc.) qualche minuto, ma per milioni di clienti fanno un gran traffico».
E il tutto crescerà?
«Ne sono sicuro. Guardi, un italiano medio fa 15 mila chilometri all’anno, ovvero due ore di macchina al giorno, passa 3 ore davanti alla tv, 70 minuti davanti al computer e solo sei minuti al cellulare, il tempo di una veloce doccia. Come è facile capire c’è tutto lo spazio che si vuole per i cellulari. E sono sicuro che accadrà così perché ci sono usi sempre nuovi».
Intanto avete la musica.
«Per quanto riguarda la musica ormai siamo il più importante canale di distribuzione della musica digitale in Italia: un milione di download in due mesi e mezzo, quanto ha fatto Vodafone in tre mesi in otto paesi europei. Ma poi, come dicevo prima, ci sono altre cose».
Ad esempio?
«La Battistolli di Vicenza è un istituto di vigilanza che usa l’Umts di 3 nel settore del trasporto valori e nella videosorveglianza dei punti vendita. Noi da qualche mese stiamo lavorando molto nell’area business e pensiamo che ci siano larghe possibilità di successo. La Best Engineering di Torino, ad esempio, ha 160 venditori che usano gli Smartphone Motorola A1000 di 3 per le visite ai clienti, utilizzando il navigatore satellitare integrato nel cellulare e il software WorkWare per comunicare l’esito della visita al server centrale della società. In tutto abbiamo sviluppato circa 40 applicazioni speciali in collaborazione con una trentina di società italiane. E adesso andiamo avanti».
Si dice che il vostro successo dipende dalle vostre tariffe, molto convenienti.
«Siamo molto aggressivi, sul piano delle tariffe. Ma non è vero che regaliamo tutto. A ottobre, quando usciranno i conti per andare in Borsa, tutti si renderanno conto che in questi anni non abbiamo regalato niente. Abbiamo solo fatto del buon marketing, con un occhio però al bilancio e ai conti aziendali. Se così non fosse, non potremmo certo presentarci in Borsa».
Contento?
«Direi di sì. Ormai abbiamo giù 6500 antenne e copriamo il 78 per cento della popolazione. E l’ingresso in Borsa sarà la prova definitiva che siamo diventati grandi, che non ci siamo bruciati lungo la strada e che abbiamo ancora molte carte da giocare. Soprattutto se gli altri operatori continueranno a non credere nell’Umts, e noi sì».


Re: HG3 sbarca in Borsa
24.03.2005 - 20:16
tante e tante belle parole,ma rimane il fatto che l'80 x cento degli italiani usa il telefono x telefonare e x mandare sms, caro mister biscotto( Novari) e se ne sfrafrega di tutte quelle ******* che propina tre e, xchè no anche tim e voda.


Re: HG3 sbarca in Borsa
25.03.2005 - 17:15
Re: HG3 sbarca in Borsa
25.03.2005 - 21:51
io nn penso proprio! io uso anche le videochiamate come anche i miei amici! abbiamo il video noi!


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