Disobbedienti smontano antenne dalla chiesa
Un gruppo di giovani dell'area dei centri sociali hanno scalato la parrocchia di San Giovanni Bosco, a Cinecittà , per rimuovere gli impianti di telefonia cellulare.
ROMA - Un gruppo di giovani disobbedienti ha scalato questo pomeriggio la chiesa di San Giovanni Bosco, a Cinecittà , per smontare 19 antenne di telefonia cellulare installate sulla cupola. I giovani, che si sono arrampicati sfruttando le impalcature utilizzate dalle aziende per montare le stesse antenne, hanno chiesto l'intervento del sindaco Veltroni per impedire ''la crescita di un'altra Monte Mario nel cuore di Cinecitta' ''.
L'installazione delle antenne, hanno raccontato i giovani, è avvenuta nonostante l'opposizione di gruppi di quartiere e comitati contro l'elettrosmog che protestavano perché nel raggio di 200 metri dalla cupola sono concentrate 6 scuole, compreso un asilo nido, mentre il vicino oratorio dei salesiani ospita ogni giorno centinaia di ragazzi. L'azione di oggi, hanno riferito i disobbedienti, serve a "denunciare i rischi per la salute dei cittadini derivante dall'impressionante concentrazione di impianti in un solo luogo, al centro di un quartiere a densissima concentrazione abitativa; denunciare l'assenza di controlli di Arpa e Asl; e denunciare il comportamento del parroco e delle autorità religiose'' che hanno "usato la cupola della chiesa per far soldi" mettendo "a repentaglio la salute della cittadinanza".
Anche il presidente del X Municipio, Sandro Medici, si era interessato per cercare impedire che i ripetitori fossero montati: ''Dieci antenne erano state montate nel 1997 - ha spiegato - e questo aveva provocato malumori. Poi era arrivata anche la raccomandazione della conferenza episcopale che invitava i parroci a non far montare impianti di telefonia cellulare sulle chiese, ma nel 2001 il parroco ha firmato un nuovo contratto per l'installazione di 12 nuove antenne che l'azienda ha cominciato già a montare. L'ho convocato per chiedergli di recedere da questa intenzione e gli ho offerto di inviare insieme una lettera alla Ericsson per annullare il
contratto firmato, ma lui si è opposto. Ha anche diffuso un volantino per spiegare che lui è in regola con la legge. Intanto però centinaia di cittadini hanno firmato petizioni contro l'installazione''
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