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FACCIAMO CHIAREZZA!

Inviato da blufan 
FACCIAMO CHIAREZZA!
21.02.2003 - 20:14
LE MILLE BALLE BLU


Inchiesta pubblicata sul settimanale Avvenimenti del 5 aprile 2002 ed integrata da una ricerca condotta dall’Osservatorio Europeo attraverso il web, le fonti sono citate tra parentesi


La nascita di Blu: il rischio di impresa con i soldi dello Stato


APRILE 1999: nasce BLU


DUE CALL CENTER: FIRENZE E PALERMO



MAGGIO 2000: lancio sul mercato di BLU



La BLU ha beneficiato
- della Legge 407/90 che prevede per le aziende, per due anni, il risparmio totale dei contributi per ciascun lavoratore;

- della Legge 388/00 che assegna, sotto forma di credito di imposta, vantaggi per ciascun nuovo assunto;

- dei contributi legati all’Obiettivo 1 dell’Ue per la Sicilia

- dei contributi della Regione Sicilia utilizzati per i Cartelloni Pubblicitari



LAVORATORI DI BLU: al Dicembre 2001 quasi 2000, attualmente sono impiegati 1.700 di cui 750 sono a contratto di formazione lavoro, 450 solo nel call center di Palermo



La gara per le licenze UMTS


4 AGOSTO 2000: Il presidente VALORI annuncia di voler partecipare alla gara per l’UMTS



24 AGOSTO 2000: scadono i termini di presentazione degli acquirenti le licenze



ANTHILL di MATERA viene scartato in partenza


Restano:

- TIM

- OMNITEL

- WIND

- BLU

- ANDALA

- IPSE

- TU MOBILE



12 OTTOBRE 2000: TU MOBILE si ritira dalla gara



La gara d’asta viene impostata dal governo D’ALEMA ed ereditata dal governo AMATO



La base d’asta per ciascuna licenza viene fissata in 4mila miliardi, la gara procederà con successivi rilanci del 5%



La stessa gara è stata già fatta in GERMANIA dove lo Stato ha incassato 100mila miliardi e in GRAN BRETAGNA con 75mila miliardi incassati.



14 OTTOBRE 2000

La lettera di Valori al min. Cardinale (fonte: Espressoedit)

Mi sento in dovere di far presente questa situazione a Lei, illustre ministro, per evitare che una perdurante impossibilità di Blu ad effettuare effettivi rilanci possa essere qualificata come comportamento in contrasto con i principi desumibili dal disciplinare di gara, tenuto conto della situazione determinatasi sul fronte della gara Umts tra numero di partecipanti e licenze... Firmato: Giancarlo Elia Valori, presidente di Blu.



15 OTTOBRE 2000

La British Telecom telefona al Min. Cardinale (fonte: Espressoedit)

Peter Bonfield in persona, l'amministratore delegato di Bt: una sua telefonata da Londra, piuttosto contrariato per l'iniziativa di Valori, aveva rassicurato il ministro: ci saremo, come promesso. Come non credergli? Sono poi seguite nuove assicurazioni, culminate con una visita di Valori a Enrico Micheli, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, e un clamoroso consiglio-fiume degli azionisti di Blu proprio alla vigilia della gara, terminato con un "tutti insieme appassionatamente".



21 OTTOBRE 2000: INIZIO GARA PER UMTS



22 OTTOBRE 2000: BLU SI RITIRA DALLA GARA



22 OTTOBRE 2000: lo Stato incassa solo 26.750 miliardi



QUANTO HANNO PAGATO LE LICENZE (fonte: editoriali.interfree.it)

Tim 4.680 miliardi, Andala e Wind 4.700 mld, Ipse 4.730 mld e Omnitel 4.740 mld


MORALE: non solo lo Stato incassa poco dalla gara, ma gli altri contendenti comprano le licenze UMTS a prezzi stracciati, e contemporaneamente beneficiano dei rialzi in borsa.



25 GENNAIO 2001: il TAR dà ragione a BLU e obbliga il governo a restituire alla ditta 4mila miliardi. Al danno la beffa…



11 LUGLIO 2001: IL CONSIGLIO DI STATO DA RAGIONE A BLU (Fonte: ANSA)
Il comportamento di Blu nella gara Umts e' stato legittimo. A mettere la parola fine su una vicenda che si trascinava da quasi nove mesi e' stato il Consiglio di Stato, che ha respinto il ricorso dell'Avvocatura in rappresentanza del governo e ha confermato quanto in primo grado aveva gia' stabilito il Tar del Lazio: Blu dunque non perdera' la fidejussione di 4mila miliardi presentata per partecipare alla gara per l'Umts.

…per una serie di eventi forse neanche previsti al momento della presentazione del ricorso, Silvio Berlusconi si ritrova nella doppia veste di attore, in quanto neo-presidente del Consiglio dei ministri, e di parte indirettamente chiamata in causa in quanto Mediaset con il 9% e' azionista di Blu (ndr meglio noto come Conflitto d’Interessi).



L’inspiegabile crisi di BLU


TARGET DEL BUSINESS PLAN: BLU supera il 25%



START UP: in meno di un anno superato il milione di clienti



BREAK EVEN POINT: il punto massimo di profitto dell’azienda viene raggiunto con 10 mesi di anticipo



ROMA – 26 Gennaio 2001
Blu supera gli 800mila abbonati ( da risparmio-telefonico.it )

«Ad oggi, Blu ha raggiunto oltre 800mila abbonati». Lo ha annunciato il presidente di Autostrade, Giancarlo Elia Valori, secondo cui il management della società telefonica «sta seguendo il percorso strategico stabilito con ottimi risultati». Nei prossimi giorni, ha anticipato Valori, si terrà la seduta del consiglio di amministrazione del consorzio. «Non siamo preoccupati di un eventuale ricorso del Governo al consiglio di Stato contro la sentenza del Tar del Lazio su Blu — ha aggiunto — anche se non conosciamo le motivazioni, il dispositivo della sentenza lascia intuire che il giudice amministrativo ha riconosciuto che il comportamento di Blu prima e dopo la gara è stato sempre chiaro lineare e corretto». Il presidente di Autostrade ha ribadito la sua soddisfazione per la decisione del Tar: «Il verdetto — ha spiegato — ha fatto chiarezza su una vicenda che per me è stata sempre molto chiara, perchè la strategia di Blu è stata sempre ispirata alla massima trasparenza».
Accennando, senza citarla, alla vicenda Seat-Tmc, Valori ha constatato come «le regole giuridico-amministrative non sono sempre adeguate alle veloci trasformazioni dell'economia degli ultimi anni». La vicenda Blu, ha continuato, «dovrebbe far riflettere sul fatto che i mercati hanno le proprie regole economiche sulle quali il diritto può incidere solo entro limiti definiti».



20 marzo 2002: assemblea degli azionisti di BLU per decidere sul destino del quarto gestore dei telefonini.



La Procura di Roma apre l’inchiesta


LA PROCURA DI ROMA APRE UNA INCHIESTA SULL’ESITO DELLA GARA E SULLA POSSIBILE REGIA. IPOTESI SUL REGISTA: SILVIO BERLUSCONI LEADER ALL’EPOCA DEL POLO E AZIONISTA DI BLU



IL PROCURATORE PASQUALE LAPADURA, I SOSTITUTI SALVATORE VITELLO E RODOLFO SABELLI indagano su BLU per una ipotesi di reato che è la TURBATIVA D’ASTA a seguito del ritiro dall’asta pubblica per gli UMTS



COSI’ L’OPPOSIZIONE NEL 2000 (fonte: telefonino.net)



L'opposizione di centrodestra intanto minaccia di chiedere le dimissioni del governo, a causa del modo in cui ha gestito la gara per le licenze, che porterà nelle casse statali una somma nettamente inferiore al previsto e assolutamente non in linea con i livelli raggiunti negli altri paesi europei. 'Il governo deve dimettersi per il suo comportamento nella vicenda Blu-UMTS', ha dichiarato ieri Gianfranco Fini. 'Alla nostra richiesta siamo sicuri che si assoceranno entro breve anche i nostri alleati, a cominciare da Forza Italia. Il solo fatto che il governo si sia riunito per decidere se annullare o meno l'asta - conclude Fini - è la prova provata di quanto si sia fuori da una logica di mercato'.





21 DIRIGENTI DI BLU SOTTO INCHIESTA
- Giancarlo Elia VALORI: Presidente di BLU, tessera P2 n.283

- Enrico CASINI: amministratore

- Davide CROFF: azionista BNL

- Gilberto BENETTON: azionista Edizioni HOLDING

- F.sco Gaetano CALTAGIRONE: azionista Gruppo CALTAGIRONE

- Bob WARNER: azionista British TELECOM

- Alberto MEOMARTINI:azionista ITALGAS

- Vito GAMBERALE: azionista AUTOSTRADE

- Pasquale CANNATELLI: azionista MEDIASET (Azienda di proprietà del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi)



L'azionariato è attualmente così composto (areaborsa.com):


32% Autostrade (attraverso la Sitec)

29% British Telecom

9% Edizione Holding (Benetton)

9% Distacom

7% Bnl

7% Gruppo Caltagirone

7% Italgas



Il futuro di BLU


8 APRILE 2002: riunione degli azionisti per valutare ipotesi di acquisto della ditta BLU



10 APRILE 2002: decisione del GUP sulle ipotesi di reato contestati



ADUSBEF e CODACONS sono pronti a costituirsi parte civile nel processo



IL PIU’ PROBABILE ACQUIRENTE DI BLU E’ TIM, che è controllata dalla TELECOM



TELECOM

È il maggiore concorrente di BLU nella gestione della telefonia mobile

AGOSTO 2001: La TELECOM è stata scalata dalla PIRRELLI di TRONCHETTI PROVERA e dalla EDIZIONE HOLDING di GILBERTO BENETTON



La FAMIGLIA BENETTON è proprietaria del 41% di BLU



DOMANDA: può uno stesso gruppo controllare due aziende di telecomunicazione?



Il commissario Ue per la concorrenza Mario MONTI ha detto si, a patto che entro 21 mesi le Edizioni si impegnino a cedere la propria quota ad un “acquirente idoneo”. Ma l’acquirente idoneo non si trova, e per di più gli altri azionisti hanno – sembra – perso interesse nel business. E allora? La proposta al vaglio della Commissione europea è che TIM compri l’intera BLU e contestualmente rivenda ad altri soggetti i vari “pezzi” dell’azienda, gli asset, per non concentrare su di sé una quota troppo alta del settore. Se l’operazione dovesse andare in porto, la storia sarebbe questa: nel 1999 nasce un’azienda di telefonia mobile che, nonostante vada ad inserirsi in un mercato che i maggiori operatori spacciano per “saturo”, si guadagna il 5% dello spazio, e il 13% nelle nuove acquisizioni. Si piazza bene nel GSM, ma annuncia che il suo vero obiettivo è il futuro mercato dell’UMTS. Il pubblico, complice un marketing da guerre stellari, ci crede. Ma al dunque, cioè alla gara per l’assegnazione delle licenze UMTS, l’azienda si ritira, entra in crisi e poi viene svenduta.

Il risultato finale è che lo spazio di concorrenza che BLU si era eroicamente aperta tra le corazzate viene riassorbito, a prezzi stracciati, dalle stesse. La morale sembra è un monito a futura memoria: lasciate ogni speranza, in questo mercato non c’è spazio per la concorrenza.



LE STRANEZZE E PUNTI OSCURI DELLA VICENDA BLU


1. FINE 2001: MEDIASET vende la sua quota di azionista e incassa 106 milioni di euro (oltre 205 miliardi di lire). Missione compiuta, bloccata la gara, vendita a prezzi stracciati delle licenze



2. TIM è il concorrente che guadagna di più da questa vicenda: paga poco le licenze per UMTS, compra a prezzi stracciati gli asset di BLU, e diventa leader del mercato italiano



3. MINISTRO GASPARRI: difende gli operai dal licenziamento, ma poi non vede altri acquirenti che TELECOM. Si sono fatti avanti tuttavia per l’acquisto la E.Do e la ANTHILL, ma il Ministro GASPARRI ha liquidato la faccende troppo sbrigativamente definendola così: “chiacchiere”.




Dicembre 2001: La Wind possibile acquirente (fonte areaborsa.com)
Una curiosa notizia riportata dall'Agenzia Reuters: il governo avrebbe chiesto a Wind (Gruppo Enel) di valutare le possibilità di acquisizione di Blu. Lo avrebbe riferito una fonte governativa ("la questione e' molto complessa. C'e' stata una sollecitazione a Wind che ha aperto una discussione";).

Cioè si verificherebbe una situazione di questo tipo: il governo chiederebbe a sé stesso di comprare Blu.

Sì, perché l'Enel è ancora controllata dal Ministero del Tesoro con il 68.26%.


Re: FACCIAMO CHIAREZZA!
21.02.2003 - 21:30
Grande Blufan...

Ottima analisi...

Se fossi ricco farei rinascere Io Blu S.p.A.


Re: FACCIAMO CHIAREZZA!
21.02.2003 - 22:53
non e' mia l'analisi ma l'ho trovata su un sito velenoso!!! :-)
In ogni caso vorrei confessarvi che,sinceramente,se avessi tantissimi soldi,darei vita ad una compagnia che chiamerei NEW BLU.
Adotterei un logo praticamente uguale!
Sarebbe uno spettacolo!
Chissa' che sottobanco qualcuno non ci stia gia' pensando!!!


Re: FACCIAMO CHIAREZZA!
24.02.2003 - 22:54
NEW BLU haha bella idea! Va beh addio BLU!


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