Linee Guida per inoltrare reclamo FLash + 3Xte

Premessa:

Siamo di fronte al capolinea di questo lungo viaggio che è stata la Linea FLASH TIM con TIM 3XTE attivo.
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Gradirei quindi che in questo post, non venissero aggiunti commenti, o rancori da parte di alcuni utenti perchè non farebbero altro che deviare l'utilità di quest ultimo.
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E' chiaro che, alla luce della comunicazione ufficiale, realmente riscontrata sulla Repubblica di giorno 29 aprile 2003 pagina 3 , è d'obblico per l'utente intelligente inoltrare una raccomandata, anche per mettere le mani avanti, dove fa comunque presente di non accettare le nuove condizioni di offerta. Infatti potrebbe anche non accader nulla, ma se qualcosa accadesse, vi ricordo che passato il 12 mag 2003, non potreste più far nulla , in quanto tacitamente avrete accettato le nuove condizioni.

Consiglio quindi a tutti di inoltrare raccomandata, in quanto se un domani dovesse accadere qualcosa, voi avete diritto all'eventuale indennizzo in quanto non avete accettato le nuove condizioni e lo avete comunicato ufficialmente.

A tal fine ecco una linea guida che tutti dovremmo seguire in maniera che al contrario delle altre volte, ove ogni segnalazione si è dispersa nei vari call center o aree territoriali, si abbia un'unico punto di riferimento:
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La raccomandata A/R va mandata alla sede legale, pubblicata nel giornale:

Spett.le Tim S.p.a
Ufficio Legale
Via Giannone,4
10121 Torino

Costo 2,99 euro
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Catania lì 05 Mag 2003

Oggetto: Richiesta di rimborso traffico telefonico a seguito variazione meccanismo Autoricarica su Profili Falsh Tim che hanno attivato l’opzione Tim 3XTe.


Gentile TIM S.p.a,
mi riferisco alla vostra comunicazione ufficiale tramite testata nazionale
“La Repubblica” di Martedì 29 Aprile 2003;
Mi preme informarvi che le modifiche da voi comunicate comportano variazione all’offerta commerciale e al profilo da me scelto del meccanismo per l’ottenimento dei bonus previsti dalla stessa sui numeri preferenziali del 3XTe. Non essendo più elargito il bonus per tali chiamate, intrinsecamente avete reso più onerose le condizioni iniziali di offerta al servizio.
Valutato inoltre che:

• La vostra azienda sta inadempiendo al D.P.R 318/97 Art. 16 D. Questo infatti prevede che le informazioni sulle modifiche delle offerte dei servizi esistenti vengano comunicate agli utenti ed all’Autorità con almeno un mese di anticipo.
• Sugli opuscoli informativi delle TIMCARD è presente la seguente regola che in questo caso non sembra essere applicata: “Resta salva la facoltà per TIM di modificare la presente offerta commerciale fermo restando il diritto del Cliente ad esaurire il credito telefonico residuo alle condizioni commerciali di offerta vigenti al momento dell’acquisto”.

Non accettando le nuove condizioni di offerta CHIEDO :

1. Che mi venga restituito il traffico telefonico residuo presente sulle prepagate tramite assegno bancario al mio domicilio di residenza e cessazione delle stesse.

2. Chiedo inoltre, qualora non trovassimo un accordo, che mi siano comunicate sempre per iscritto, le modalità, nel caso particolare della vostra azienda, di come richiedere un tentativo obbligatorio di conciliazione; recependo le indicazioni formulate dall’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni (delibera n. 182/02/CONS), fermo restando il mio diritto di sottoporre la problematica all’autorità giudiziaria di competenza.

L’occasione è gradita per porgerVi i miei distinti saluti.


Presento lista delle Utenze Telefoniche Prepagate oggetto di contestazione di cui sono titolare, salvo eventuali bonifiche anagrafica effettuate dai vostri sistemi informativi, per le quali desidero comunicarvi di non accettare le nuove condizioni di offerta commerciale:

Non si potrebbe aggiungere qualcosa che permetta di chiedere a Tim che, nell'eventualità della restituzione del credito residuo, deve essere possibile passare il numero telefonico ad altro operatore mobile? Tutto questo per permettere agli utenti di usufruire della numer portability?

Non si potrebbe aggiungere anche qualcosa che permetta di richiedere una lettera contenente scuse formali? Ma fatemi il piacere.............

TurboX ha scritto:

> Non si potrebbe aggiungere anche qualcosa che permetta di
> richiedere una lettera contenente scuse formali? Ma fatemi il
> piacere.............

Patetico...

Siete patetici voi, non vi rendete conto di quello che scrivete!

Concordo....




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I love this game !!!

oggi spedirò la lettera.... sono curioso di conoscere la loro risposta! accumulo un pò di materiale e poi metterò il tutto in mano ad un legale...

Prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr

Riporto delle domande richieste all AduC da qualcuno....chissà se non del forum .....

Cara aduc volevo esporvi un piccolo problema che mi e' capitato.
Sono un cliente tim da oltre cinque anni e ho la tariffa flash tim con opzione tim tre per te, cioe' chiamo tre numeri tim a tariffa agevolata. In piu' con la flash ricevo dei bonus di 3 euro circa ogni 100 minuti di chiamate che ricevo e che effettuo.
Ieri mi e' arrivata la comunicazione della tim via sms che dal 12 maggio le chiamate da e verso i tre numeri "agevolati" della tre x te non contribuiranno al raggiungimento dei bonus.
Ora cosi' subiro' di fatto un notevole incremento dei costi dato che e' ovvio che il maggiore traffico telefonico lo effettuo con quei tre numeri.
Puo' quindi ritenersi che la tim abbia modificato le condizioni contrattuali (sulle tariffe) che avevamo pattuito.
Ma questo senza avere il mio assenso.
In via ordinaria cio' sarebbe contro la legge. Secondo voi posso diffidare la Tim a non modificare di fatto le condizioni contrattuali?
Grazie anticipatamente.

Risposta dell'ADUC le modifiche tariffarie sono consentite: occorre pero' che siano rispettati i termini di contratto. Questo comporta che debba essere rispettato il preavviso necessario o la durata minima contrattuale, e che le modalita' di comunicazione siano quelle consentite. Pertanto, potra' contestare in caso il preavviso dovuto non fosse rispettato, esigendo che le condizioni fossero mantenute sino al termine contrattualmente previsto (richiedendo i danni in caso contrario), ma in caso cio' fosse rispettato potra' esclusivamente avere l'alternativa tra l'accettazione o la risoluzione del rapporto.

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Cara Aduc, le scrivo perche' mi sento vittima di un sopruso, dell'ennesimo sopruso delle compagnie telefoniche, nella fattispecie della TIM di Telecom Italia.
Da due anni a questa parte sono cliente Tim ed utilizzo, per le mie chiamate, una tariffa che si chiama Flash tim con l'opzione "tim tre per te". Questa opzione permette di chiamare sempre a 5, 58 cent di euro al minuto (IVA inclusa) il primo numero TIM prescelto, e a 7, 44 cent di euro al minuto (IVA inclusa) altre due numerazioni scelte (due numeri TIM oppure un numero TIM e uno di rete fissa).
La tariffazione prevede lo scatto alla risposta di 15, 49 cent di euro (IVA inclusa), a differenza di tutte le altre chiamate che sono tariffate sui secondi effettivi di traffico.
La tariffa e l'opzione erano cumulabili e prevedevano una doppia autoricarica (sia sul traffico in uscita che su quello in entrata di qualsiasi numero Tim).
Ieri, dopo due anni e 10 euro di spesa per il passaggio alla suddetta tariffa, la Tim pubblica questo avviso: Si informano i clienti con profilo Flash TIM e Flash TIM 24h con l'opzione TIM 3xTe che, a partire dal 12 maggio 2003, sia le chiamate effettuate verso i numeri che rientrano nell'opzione sia le chiamate ricevute da tali numeri, non contribuiranno al raggiungimento delle soglie utili per l'erogazione dei bonus di autoricarica.
La domanda e': e' legale questa pratica? E' rispettosa per un cittadino che sceglie un contratto e, di fatto, se ne ritrova un altro che non corrisponde alle sue esigenze? E soprattutto: a cosa puo' servirmi ora la tariffa che ho scelto?
Al 119 rispondono ragazzi inesperti che non possono che delegare all'azienda le responsabilita' dell'accaduto...
Cosa posso fare, io insignificante cittadina e sventurata consumatrice italiana, dinanzi all'ultimo sopruso di un colosso della telefonia?
Sono stufa.
Perdoni lo sfogo.
E grazie per il lavoro svolto fino ad oggi.

Risposta dell'ADUC e' sicuramente legale: le tariffe sono fatte per essere modificate. Il punto e' un altro, ossia che termini di preavviso fossero dovuti da contratto, se siano stati rispettati -ovvero se si possa contestare la variazione chiedendo che venga posticipata al primo periodo consentito -per esempio, al bimestre successivo. Stesso dicasi per la modalita' di comuniazione adottata: occorre che sia sufficiente da essere resa nota a tutti gli interessati. Quanto sopra, in modo da rispettare i termini di contratto e consentire il recesso al cliente che non dovesse gradire le variazioni, senza defraudarlo di diritti acquisiti, ma attenendosi a quanto contrattualmente consentito.