Vi scrivo per raccontarvi il trattamento ad dir poco assurdo e superbo riservatomi da un Azienda di telecomunicazioni e cioè WIND INFOSTRADA S.p.A.
In data 31/01/2004 decido di stipulare il mio primo e ultimo contratto ADSL(con noleggio gratuito di modem e fitri tripolari) con l’anzidetta azienda allettato soprattutto dalla presenza dei contributi statali per la larga banda (75 Euro) messi a disposizione nella finanziaria 2004 (art. 4 comma 2 Legge 350/2003), e che come prontamente spiegato da più operatrici del call center Wind 155 al momento della stipula contrattuale, questo contributo, mi sarebbe stato accreditato già nelle prime fatturazioni disponibili.
E’ormai passato più di 1 anno e sebbene sia ormai giunto alla scadenza contrattuale dell’ADSL, ovviamente non più rinnovata,ho ricevuto solo parte del predetto contributo statale ossia 34,95 Euro e precisamente nella fatturazione inerente al periodo 01/04/2004 – 31/05/2004.
SONO IN ESTENUANTE ATTESA DI RICEVERE LE RESTANTI 40,05 € DOVUTEMI PER LEGGE!(art. 4 comma 2 Legge 350/2003).
La cosa che mi a lasciato davvero sconcertato è l’assoluto disinteresse e non curanza con le quali sono state trattate le mie segnalazioni di reclamo volte ad ottenere un chiarimento in merito.
Ho inviato più fax a vari numeri Wind (servizio clienti 800915844), inviato email tramite l’aria Clienti www.155.it e come ultimo tentativo estremo ho anche interpellato direttamente alcuni loro dirigenti tra cui il Dott. Gianni Di Giovanni Responsabile Comunicazione con i Media Communication Director Wind-Infostrada, eterno ospite presso la trasmissione a difesa dei consumatori “Mi manda Raitre”, ma senza ottenere nessun riscontro in merito. Anche il reclamo inviato per raccomandata A/R n. 12517628979-8 del 28/08/2004 e rimasto insoluto. Mi sembra di comunicare con qualcosa di astratto,che non esiste nella realtà. L’unica cosa che ho ricevuto sono state delle inutili promesse telefoniche ,naturalmente non mantenute, fattemi ad opera di una indisponente e super anonima operatrice telefonica chiamante dal numero 081/3855603 che in data 16/11/2004 garantiva sull’ immediatezza dell’accredito.
A questo punto sarei molto curioso di sapere se è questa la tanto acclamata e pubblicizzata politica sull’innovazione tecnologica che questo governo sta portando avanti stanziando a raffica del denaro pubblico e facendolo gestire direttamente, e con procedure non del tutto chiare, alle aziende di telecomunicazioni in particolar modo nel settore della Larga banda in internet.
Come si può immaginare di affidare la delicata gestione e la diffusione di tutto ciò che concerne il “settore” internet nel nostro paese, ad aziende che ignorano completamente il principio base della comunicazione: Il RISPETTO appunto.
Una cosa è certa : oltre ad non essere più cliente di questa azienda per qualsiasi altro futuro servizio non credo che usufruirò degli attuali contributi statali, in quanto visti i risultati ritornerò alla vecchia connessione dial-up 56K, insomma chi va piano va sano e va LONTANO!
L’errore, qualunque esso sia, è sempre giustificabile se in buona fede...L'indifferenza dell'azienda NO!
Ringrazio per la cortese attenzione e disponibilità.
Cordiali saluti
Mauro Spagnuolo da Matera
P.S. Ho denuciato l'accaduto alle seguenti Autorità rimanedo attualmente nell'attesa di un loro riscontro:
Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni Dipartimento Vigilanza e Controllo Centro Direzionale tramite "Formulario S” in data 01/10/2004 nonchè Ministero delle Comunicazioni alla cortese attenzione del Direttore Generale Dott.ssa Maria Tondi - Direzione Generale per i servizi di comunicazione elettronica e di radiodiffusione in data 30/05/2005 e 04/07/2005 in quanto quest'ultima risulta essere l'autorità preposta all'assegnazione dei contributi statali per la Larga banda (art. 4 comma 2 Legge 350/2003).
Andrò avanti nelle denunce esponendo questo disservizio anche all' Autorità giudiziaria (Procura della repubblica).
