Venerdì 23 Settembre 2005
Pioniere del 3G sul mercato italiano, 3, la controlla di Hutchison Whampoa (ne possiede circa il 91%), ha fatto formale richiesta a Consob e a Borsa Italiana di ammissione alla quotazione delle proprie azioni.
Si tratta del primo passo verso l’offerta pubblica di 3 Italia che avverrà dopo avere ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie e se le condizioni di mercato lo consentiranno.
Sette in tutto le banche scelte da Hutchinson impegnate a seguire la quotazione in borsa: cinque internazionali e due italiane che sono state designate come joint-global coordinators per l’offerta (Goldman Sachs International, HSBC Bank, JP Morgan, Merrill Lynch International, Morgan Stanley, Banca IMI e Banca Caboto-Gruppo Intesa). La società ha inoltre nominato Lazard advisor finanziario per la prevista Ipo.
In una nota Canning Fok, Managing Director del gruppo Hutchinson ha ricordato che “grazie allo sviluppo crescente, 3 Italia ha raggiunto un’Ebitda positivo nel corso del mese di agosto, comprensivo dei costi per l’acquisizione dei clienti che alla fine dello stesso mese hanno raggiunto quota 4,522 milioni. Grazie allo sviluppo massiccio della quota di mercato e della redditività i nostri advisor sono fiduciosi che l’offerta pubblica delle azioni possa soddisfare le nostre aspettative”.
In una nota 3 sottolinea e precisa che l’unica offerta pubblica di azioni di 3 Italia Spa sarà in Italia e ad Hong Kong.
Il Gruppo Hutchinson Whampoa oltre che nel nostro Paese è operativo anche in Danimarca, Austria, Australia, Hong Kong, Israele, Regno Unito, Svezia e Irlanda
