Contratti di formazione lavoro: che ne pensate?

Utilizzati dalle aziende solo per usufruire di vantaggi economici e poi dopo 2 anni tutti a casa e altra formazione?

preferiresti girarti i pollici per 2 anni?
Ovvio che in mancanza di alternative + stabili e sicure(ma sarebbe meglio dire:in mancanza di qualsiasi alternativa...)sia meglio questa tipologia di lavoro che un calcio nelle parti basse...

Nell'azienda dove lavoro io fanno anche peggio, prima ti assumono a tempo determinato, poi SE tutto file liscio ti ciucci 2 anni di formazione e poi diventi a tempo indeterminato.
Rommel ha ragione sfido chiunque a scegliere tra la formazione ed il nulla tutti abbiamo bisogno di lavorare e le aziende lo sanno bene, e poi spesso se lasci per altri posti ti ritrovi punto a capo.

No no, non ci siamo capiti, il mio e' un discorso generale: sto ancora studiando.

Pero' ho parecchi amici che hanno questo tipo di contratto e noto che alla fine dei 2 anni, qualunque siano i loro meriti, vengono sostituiti: possibile che ad una azienda convenga piu' rifare la formazione (e la fanno, almeno, queste ditte) che assumere a tempo indeterminato?

Da quello che ho sentito anche grandi aziende come quelle telefoniche sostituiscono i ragazzi dei call center ogni 2 anni!

certo che conviene alle aziende e non tanto x un discorso economico nell'immediato...conviene loro xchè un contratto a tempo indeterminato rappresenta ormai un fardello a vita x l'azienda,anche nei momenti di crisi...
ovvo che preferiscano quindi che i dipendenti siano "a scadenza",in modo da potersene "disfare" in caso di necessità oppure confermarli se ne abbisognano ancora...è una logica piuttosto cruda,ma resasi necessaria a causa di una legislazione troppo opprimente x il datore di lavoro...
Quindi a questi ultimi non si può dare completamente torto,visto che in molti casi,l'alternativa alla diminuizione di posti lavoro è la chiusura!
Ben vengano quindi nuove tipologie di contratto che possano mediare fra le diverse esigenze delle parti...

DeLorean ha scritto:

> No no, non ci siamo capiti, il mio e' un discorso generale: sto
> ancora studiando.
>
> Pero' ho parecchi amici che hanno questo tipo di contratto e
> noto che alla fine dei 2 anni, qualunque siano i loro meriti,
> vengono sostituiti: possibile che ad una azienda convenga piu'
> rifare la formazione (e la fanno, almeno, queste ditte) che
> assumere a tempo indeterminato?
>
> Da quello che ho sentito anche grandi aziende come quelle
> telefoniche sostituiscono i ragazzi dei call center ogni 2
> anni!


Costa di meno fare cosi'.....
le aziende italiane puntano sul costo minore possibile del lavoro invece che sulla qualita' del medesimo. Investono meno che possono in ricerca (e' costosa eppoi i loro dipendenti potrebbero pretendere di avere dei diritti ).
Vogliono guadagnare ora e pagare poi senza accorgersi che cosi' escono dal mercato......






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biosimulant

bè non è che adesso tutte le aziende producono biotecnologie o vettori missilistici..
anzi la miriade di medio-piccole aziende italiane(x lo + famigliari)è specializzata in filiere a bassa tecnologia,quindi il discorso da te fatto è piuttosto settoriale,anche se comunque importante...
Il risparmio ad ogni costo è richiesto dal tartassamento delle tasse oltre che dal sempre crescente costo del lavoro,e quindi la soluzione è spesso obbligata,specie nelle congiunture meno favorevoli del mercato....

Aggiungo dalla mia che i governi di tutte le fazioni sembra che se ne infischino, qui nel nordest dopo un florido periodo della piccola media industria a cavallo tra gli anni 80 e l'inizio degli anni 90 c'e stato un fuggi fuggi delle aziende verso i paesi dell'est..
e ti credo li la tassazione per le aziende arriva nel peggiore dei casi ad un 20-30% e poi la manodopera specializzata ha un costo bassissimo del tipo ingegneri che arrivano a mala pena a 500€ mensili tanto per fare un paragone (dato promulgato da un servizio di rai due ieri 30 agosto).

Secondo me il problema non è tanto puntare sul minor costo possibile del lavoro (quella è una strategia di marketing) il problema è la condizione dei lavoratori sempre più precaria (nel senso di indefinibile) vedi non ultimo il nodo delle pensioni.
Aggiungiano inoltre una difficoltà di inserimento dopo anni durissimi di studio nel mondo del lavoro, io la mia laurea me la sono strasudata e vi assicuro che prima di trovare un posto decente ho dovuto passarne delle belle.

X Rommel & deepuser:

il problema e' sempre lo stesso: si punta al basso nel costo del lavoro perche' si usano basse tecnologie e si usano basse tecnologie perche' il costo del lavoro sia basso.....
Per quanto mi riguarda,siamo ai confini della speculazione perche' questi "fingono di dimenticare" che c'e' sempre qualcuno che fa pagare la sua bassa tecnologia a un prezzo minore.La Bassa tecnologia e i bassi prezzi implicano,senza generalizzare,ovviamenti, bassa qualita' nel prodotto,nella produzione,nel produttore e nel mercato.Queste sono caratteristiche da 3° - 4° mondo che,da parte sua cerca,giustamente di salire di livello.
Qualcuno mi spieghi perche',noi,invece vogliamo scendere dal 1°-2° mondo ai livelli inferiori e cosi' uscire dal mercato a cui dovremmo aspirare:quello + in alto possibile.......
Qui il problema,come gia' detto, e' la qualita',la ricerca,la formazione che non si puo' fare se il dipendente,nei casi migliori,viene tenuto due anni e poi gettato alle ortiche.....
Qui,come gia detto altrove, bisogna progettare sul medio,lungo,lunghissimo termine e questo contrasta con il "ieri" a cui punta il mondo industriale italiano che si interessa solo al guadagno immediato e il mondo politico che fa di tutto per prenderlo come esempio...... . . .
Quando si capira' che "la salvezza" sta piu in la' del proprio naso?Perche' c'e tabta gente convinta del contrario?


Saluti




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biosimulant