www.cellularitalia.com
 
         F O R U M    Segui CellularItalia su Twitter Segui CellularItalia su Facebook 
Ciao! Log in Crea un nuovo profilo

Avanzata

Il lavoro e la cultura del rischio

Inviato da Il Gallo Nero 
Il lavoro e la cultura del rischio
27.06.2003 - 10:12
Il destino vi ha riservato due opportunità da sceglire in alternativa:

1) Un assegno da 1.5 M euro a fondo perduto da spendere nella realizzazione di una iniziativa imprenditoriale (prodotto o servizio)
Sono concesse solo spese di investimento o di gestione. Per intenderci non sono pagabili viaggi alle Canarie o barche a mare.
Potreste sbagliare il business plain, la nicchia di mercato, o non riuscire a reggere la concorrenza, il che porterebbe al fallimento dell'azienda

2) Un posto fisso in una struttura medio-grande, con garanzia di un medio stipendio. Anche qui aleggiano le incognite. Licenziamenti, stress da impiegato quaquraquà, obbligo nel rispettare orari, capo ufficio rompiscatole.

Quale opportunità scegliereste ? :-)


Re: Il lavoro e la cultura del rischio
27.06.2003 - 10:50
La prima, senza ombra di dubbio alcuno... Gli svantaggi che hai elencato nell'esempio n.2 per me sarebbero troppo grandi.... Piuttosto preferisco fallire con le mie mani e finire a vivere sotto un ponte, cosa assai probabile visto che non so fino a che punto avrei capacità ed istinto imprenditoriale...




----------
W i vecchi clienti!!


Re: Il lavoro e la cultura del rischio
27.06.2003 - 10:53
Esiste una terza possibilità...




----------
Aloha


Re: Il lavoro e la cultura del rischio
27.06.2003 - 11:11
Cuccarsi il mega assegnone, investirlo in un'attività, e se va male farsi assumere come cassa integrato alle Fiat, con gli orari da rispettare, il capo che grida etc etc? rotfl rotfl

In effetti l'una non preclude l'altra...




----------
W i vecchi clienti!!


Re: Il lavoro e la cultura del rischio
27.06.2003 - 11:20
Fino a 2 settimane fa avrei scelto senza ombra di dubbio la numero 2, onestamente parlando!!

Ora che ho capito cosa significa essere in balìa degli eventi, sceglierei decisamente la numero 1: preferisco sbagliare da solo, piuttosto che ritrovarmi in mezzo ad una strada per colpa di una gestione poco attenta del patrimonio aziendale, sperperato in benefit immeritati (concessioni utenze radiomobili a chi sta sempre in sede, auto aziendali a chi abita dietro l'angolo, etc. etc.) ed in stipendi da capogiro ottenuti grazie all'amico di turno, ma assolutamente non correlati con l'ingegno e l'intelligenza di chi li percepisce (spesso neanche laureato!!). In tempi di crisi non è il dirigente ad andarsene o a ridursi lo stipendio, ma sono 10 operai che se ne vanno a casa, col dirigente che resta al suo posto e continua a rubare milioni.


Re: Il lavoro e la cultura del rischio
27.06.2003 - 11:21
>In effetti l'una non preclude l'altra...

Solo per alcuni situazioni di "nicchia" del caso 2.
Fare il libero professionista equivale al caso 1 (fiscalmente e come contributi) ma senza agevolazioni...il mega assegno :-D


Re: Il lavoro e la cultura del rischio
27.06.2003 - 11:44
io sceglierei la seconda, perche' non ho alcuna capacità ne' velleità imprenditoriale.


Re: Il lavoro e la cultura del rischio
27.06.2003 - 16:40
La prima... Aprirei un bel bar o un ristorante! Scegliendo bene il posto e il tipo difficilmente si sbaglia


Re: Il lavoro e la cultura del rischio
27.06.2003 - 20:37
Prima opzione......in genere......
Seconda......altrimenti.......



rotfl rotfl rotfl




----------
biosimulant


Spiacente, solo gli utenti registrati possono intervenire. Cosa aspetti a registrarti?

Clicca qui per collegarti


Pubblicita'


Pubblicita'





CellularItalia © 1999-2022 - P.IVA 01168620993 - Tutti i diritti riservati