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In fiamme un'azienda di solventi, rischio diossina per rogo

Inviato da gennar 
In fiamme un'azienda di solventi, rischio diossina per rogo
09.10.2003 - 08:57
In fiamme un'azienda di solventi, rischio diossina per rogo

In fiamme un'azienda di solventi, la Exacta siciliana Srl
Cnr: rischio diossina per rogo fabbrica a Palermo
Per l'istituto di ricerca l'incidente avvenuto a Carini potrebbe aver causato la formazione del composto tossico

PALERMO - E' allarme a Palermo per le possibili conseguenze della fuga di gas avvenuta a seguito dell'incidente industriale occorso oggi a Carini, 15 km dal capoluogo siciliano, presso la fabbrica di smaltimento di solventi Exakta Siciliana srl.


I pompieri al lavoro per spegnere l'incendio della fabbrica di solventi a Palermo (Ansa)
L'allarme lo lancia la sede siciliana del Cnr che parla di «rischio diossina».
IL PERICOLO - «I solventi industriali - dice il chimico del Cnr Mario Pagliaro - sono utilizzati da numerosissime industrie e dai laboratori chimici, anche nel comprensorio della Exakta». I solventi sono composti organici e sono di 2 tipi: gli idrocarburi ossigenati come gli alcoli e i chetoni, subito rilevati dai vigili del fuoco nelle operazioni di spegnimento con le strumentazioni di analisi rapida in dotazione; e quelli clorurati: composti idrocarburi, cioè, contenenti cloro. «Ci auguriamo - continua Pagliaro - che in azienda non fossero stoccati solventi clorurati. Se avessero preso fuoco questi ultimi i rischi per la popolazione circostante sarebbero molto gravi e sono legati all'eventuale formazione della diossina», il composto più tossico mai sintetizzato dall'uomo, circa 10 mila volte più potente del cianuro di sodio«. La tossicità' è in forma acuta e gli effetti sono cancerogeni e, soprattutto, teratogeni, in grado, cioè, di causare deformazioni nei nascituri. È urgente - conclude il chimico del Consiglio nazionale delle ricerche - che l'Agenzia di protezione ambientale della Sicilia conduca immediatamente, e per più giorni, le analisi chimiche sul territorio comunicando subito i risultati alle autorità e alla popolazione».

8 ottobre 2003 - Corriere.it


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