ATESIA119TIM AIUTO!!!

Quando voi chiamate il 119 risponde come molti di voi sapeti il call center Atesia dove i lavoratori vengono pagati a cottimo in base alle chiamte che voi fate.A 2,42s i lavoratori di Atesia prendono 0,85 centesimi di euro dopo di che lavorano gratis, quindi alcune volte agganciano al cliente. L'ispettorato del lavoro di Roma nell' agosto 2006 a definito illegale questo modo di trattare i lavoratori e ha intimato Atesia ad assumere i 3200 lavoratori.di Atesia. A venire in soccorso del padrone di Atesia è la Finanziaria 2007 nell’articolo 178 dove colpisce i lavoratori precari di Atesia per venire in soccorso di chi ha elargito favori a Prodi e Rutelli ossia l’ing Alberto Tripi.(cito panorama)
Art178 :«L'accesso alla procedura è consentito anche ai datori di lavoro che siano stati destinatari di provvedimenti amministrativi o giurisdizionali non definitivi concernenti la qualificazione del rapporto di lavoro. Gli effetti di tali provvedimenti sono sospesi fino al completo assolvimento degli obblighi». Come se non bastasse, la stessa finanziaria parla solo di «passaggi a lavoro subordinato», dunque contratti a termine, in apprendistato, interinali, o magari a chiamata quindi hanno regalato a Tripi una maxi-sanatoria, un «condono cocoprò», in base al quale una parte dei contributi pregressi e in pratica tutti i differenziali salariali gli verranno «sanati». Tripi non dovrà pagare un euro e i lavoratori di Atesia continueranno ad essere sfruttati e precari a vita.
Perchè questo provvedimento?. La risposta sta nelle cronache degli ultimi mesi, cheriportano i problemi che sta avendo con i precari il gruppo Atesia, di proprietà di Alberto Tripi Poche settimane fa, al termine di una "visita" da parte degli ispettori del lavoro, ad Atesia è stato intimato di assumere 3.200 collaboratori. Tripi è vicinissimo al premier. Fu lui a fornire a Prodi la sede dell'Ulivo, in piazza Santi Apostoli, nel 1996
La Sede che adesso ospita l'Unione era di proprietà di Alberto Tripi. La cessione dei «principeschi uffici di Piazza SS Apostoli», scrive Liberazione, è avvenuta addirittura «gratuitamente». Ancora oggi, sempre secondo l'organo rifondarolo, «il re dei call-center del precariato sa che il suo futuro potrebbe dipendere da buoni rapporti col nuovo governo, e usa la precarietà come strumento di contrattazione».
Per capire quanto Tripi sia vicino a Prodi, vale la pena di ricordare che, nell'aprile del'95, fu uno dei primissimi coordinatori regionali per il Lazio del ''Comitato per l'Italia che vogliamo'' , creato per la campagna di Romano Prodi. Nel '96 Prodi lo nominò consigliere d'amministrazione dell'Iri al posto del dimissionario Diego DellaValle.

Aiutateci!!!


Per approfondire:
http://precariatesia.altervista.org/phpBB2/viewtopic.php?t=666

>>Quando voi chiamate il 119 risponde come molti di voi sapeti il call center Atesia...

Per fortuna non sempre E' più facile che risponda direttamente qualcuno della Tim.

Io personalmente non credo a tutti questi giochi politici... le persone assunte nei call center sono precarie come ormai sono precari quasi tutti (basta passare davanti a un'agenzia interinale per rendersene conto) grazie alla deregolamentazione che si è creata da qualche anno a questa parte (partita col governo Prodi e poi goduta dal governo Berlusconi...). Che poi tale deregolamentazione abbia colpito soprattutto i call center è dovuto anche al tipo di lavoro in sé.

I call center gestiti direttamente da Tim forse sono tra i meno precari in assoluto.

Personalmente non sono affatto contrario a cococo e cocopro, che agevolano parecchio chi fa la vita da studente. Il problema è delle aziende che trattano i collaboratori come se fossero assunti direttamente, imponendogli la giustificazione delle assenze, l'impossibilità di assentarsi per andare in vacanza (tra l'altro non retribuite), e la mancanza della mutua. Un lavoro da collaboratore dovrebbe essere completamente libero (oggi ho voglia di andare a lavoro: ci vado. Oggi ho altro da fare: non ci vado!).

Comunque sfido chiunque a lavorare tutta la vita in un call center, c'è da uscire pazzi!!!!

Il problema è che al giorno d'oggi sono pochi gli studenti che lavorano nei call center, mentre abbondano laureati e gente che si avvicina ai 30 anni,se non li supera addirittura, e che giustamente aspira ad avere un'indipendenza economica nonchè una stabilità. Se le aziende trattano come schiavi i loro dipendenti lo fanno perchè le leggi glielo consentono o perchè hanno le opportune coperture politiche. Quindi non diciamo fesserie e non nascondiamo la testa sotto la sabbia: politica ed economia sono una cosa sola e si fanno favori reciprocamente.

Non mi stupisce tanto questo discorso dopo aver visto la puntata della scorsa settimana di Reporter riguardo il finanziamento ai partiti. Emblematica la dichiarazione di un imprenditore obbligato ad acquistare una squadra di calcio per poter lavorare. Altrettanto stupefacente è stato sapere i soldi regalati da Autostrade a tutti i partiti prima delle elezioni per avere dei"favori"non tanto velati!

Ora veniamo a sapere, lo sapevamo già ma ora ci sono le prove, che i politici sono anche drogati con percentuali "stupefacenti" e la trasmissione delle Iene è stata bloccata. Siamo in un Paese del quale mi vergogno di farne parte e più passa il tempo più me ne convingo!