Cari amici del forum,
da anni utilizzo le promozioni di Tim per navigare da casa (non potendo avere l’ADSL) e da anni conseguentemente spendo decine e decine di euro per questo servizio.
Da qualche settimana, come gli assidui lettori di questo forum sanno, il collegamento con TIM è quasi impossibile (lentezza esasperante della trasmissione dei dati, blocco della connessione, pagine che non si aprono, ecc.). Ho quindi inviato un fax di reclamo in data 24 agosto, chiedendo il rimborso della carta Maxxi TIM Web Time Recharge, perché impossibilitato a continuare ad usufruirne a causa dei problemi tecnici imputabili ai loro sistemi.
Qualche giorno dopo un’agguerrita operatrice del 119, accogliendo la mia richiesta, mi proponeva con tono seccato: il rimborso (di 25 euro) completo della carta Maxxi TIM (implicitamente un’ammissione di responsabilità del disservizio) a patto che accettassi l’addebito di 122 euro pari al costo ordinario dei circa 2 GB che avevo già consumato in regime promozionale con carta attiva, ovvero, aggiungo io, fino a quando era stato possibile utilizzare il servizio. La suddetta, volutamente indecente, proposta terminava con uno sfidante “mi dica lei?”
Dopo qualche secondo di smarrimento, in cui mentalmente mi sono dovuto ripetere le parole appena ascoltate per poterci credere, ho naturalmente fatto le mie rimostranze che hanno portato l’operatrice ad una seconda proposta: la riattivazione gratuita della promozione per un altro mese dopo la scadenza di quella ancora attiva.
Stimolato dalla raffinatezza di pensiero dei signori che ha pensato la proposta che avevo appena ricevuto, mi sono sorte alcune domande che voglio condividere con voi:
La prima di ordine morale: quale concezione ha Tim dell’intelligenza dei propri clienti? In altre parole, quale essere vivente, appartenente almeno al genere dei primati, scambierebbe 5 vantaggi per uno (più o meno la proporzione tra 25 e 122)? Per es. quale scimmia (senza offesa per le scimmie) scambierebbe cinque banane per una?
La seconda di ordine legale: la sim su cui ho attiva la promozione internet è una prepagata che ha attualmente 2,48 di credito, come avrebbero potuto addebitarmi 122 euro? Più corretto, credo, e chiedo aiuto a chi è più esperto di me, sarebbe stato un discorso di questo tipo: “lei ha acquistato 9 GB di traffico, ne ha utilizzati 2 a causa di un nostro disservizio, le rimborsiamo il traffico non utilizzato”.
La terza di ordine scientifico: con l’addebito “retroattivo” di 122 euro, sfidando le stesse leggi della natura, Tim mi avrebbe riportato indietro nel tempo, cancellando, di botto, non solo l’acquisto della carta ma anche, quel che più conta, la mia stessa volontà di acquisto della stessa nella data in cui esso è avvenuto. Alla luce di ciò, sono sicuro che se Einstein fosse stato ancora in vita, avrebbe voluto lavorare in TIM!
Lascio a voi, amici del forum, ogni ulteriore commento.
PS: per chi volesse sapere come è andata finire, dico solo che ho rifiutato la prima (indecente) proposta e anche la seconda (indecorosa) proposta. E ho scritto a voi.
Non desidero regali da Tim, mi accontento di non essere offeso!
