Vi descrivo i fatti: in una giornata di fine luglio 2008, un impiegato del servizio antifrode Telecom mi contatta segnalandomi "strane" chiamate in uscita dalla mia linea fissa, il loro numero e l'ammontare del traffico generato. Dice che sono dirette verso un numero a tariffazione speciale, e che ritiene sia presente un dialer nel mio pc. Fatte le dovute verifiche, mi accorgo effettivamente della presenza del dialer e scollego il modem dalla linea, secondo consiglio dell'operatore, il quale mi avverte del fatto che aprirà la pratica per evitarmi di pagare questo traffico frodato. Nell'ipotesi che dovessi trovarlo sul conto telefonico, mi avverte che dovrò rivolgermi ad un collega del 187 che mi spiegherà la procedura alternativa. Ovviamente il traffico viene fatturato, chiamo il 187, spiego tutto e l'operatore dopo 10 minuti di verifiche mi autorizza a bloccare il RID e pagare con bollettino postale una bolletta parziale, al netto del traffico frodato pari a € 105. Nonostante abbia seguito la procedura e riattivato il RID per le bollette successive, Telecom mi manda continui solleciti di pagamento per i 105€, io puntualmente chiamo il 187 e mi viene detto di non considerare i solleciti, in quanto la vicenda è sistemata: non dovrò pagare. Oggi ricevo raccomandata a.r. da parte di telecom che mi comunica trattarsi dell'ultimo sollecito prima di adire le vie legali. Chiamo il 187 e l'operatore mi dice bellamente che i suoi colleghi hanno sbagliato tutto ed io sono tenuto a pagare!!!
Alla fine di questa vicenda cambierò operatore, ovviamente. Saluti.
