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5 marzo : scatta il decreto Bersani

Inviato da nu image 
5 marzo : scatta il decreto Bersani
04.03.2007 - 19:46
Ferme restando le considerazioni sul discutibile atteggiamento di Wind (citato anche qui), ecco un esaustivo riepilogo di cosa cambia.
Al solito, anche Vodafone non si smentisce..
Fonte : La Repubblica.

ROMA - Sparisce da lunedì 5 marzo il costo fisso per la ricarica dei telefonini e gli operatori adottano diverse strategie per mettersi in regola con il decreto Bersani che ne ha sancito la fine. Tim trasformerà il costo in traffico e non intende cambiare le proprie tariffe, come fa anche 3 Italia che ha deciso di partire già da venerdì. Wind non ha necessità di tagliare il costo ai clienti che ricaricano per 50 euro perché già l'esborso fisso per la ricarica non era previsto; chi ricarica per importi inferiori dovrà però migrare (gratuitamente) a nuovi piani tariffari per non pagare il costo di ricarica. Anche Vodafone punta su nuovi piani tariffari ma in alcuni di questi aumenta a 19 centesimi lo scatto alla risposta.

Ma ecco la strada intrapresa da ciascun gestore.

TIM
Il gestore di telefonia mobile di Telecom Italia trasformerà a partire da domani tutti i costi di ricarica in traffico telefonico pienamente utilizzabile. Per esempio i clienti che acquistano una ricarica da 10 euro, avranno accreditati effettivamente 10 euro di traffico telefonico. Le Ricaricard attualmente in commercio, che indicano ancora il costo di ricarica separato dal traffico, attribuiranno comunque al cliente il valore effettivo corrispondente al taglio della ricarica, senza alcun costo aggiuntivo, e saranno utilizzate fino a esaurimento delle scorte.

Da aprile 2007 saranno in commercio le nuove ricariche che indicheranno solamente il valore del traffico acquistato. Tim inoltre non farà scadere il traffico acquistato al momento dello scadere della carta telefonica, secondo quanto prevede il decreto.

3 ITALIA
L'operatore che fa capo a Hutchison Wampoa ha deciso di anticipare il taglio dei costi alle ricariche delle carte telefoniche facendolo scattare già da venerdì scorso. Infatti tutte le ricariche effettuate a partire da quel giorno erogano un credito (senza scadenza) pari all'importo speso per l'acquisto. I piani tariffari rimangono gli stessi e non ci sono aumenti di nessun tipo per spalmare su altre voci il mancato introito del costo da ricarica.

Inoltre i nuovi clienti che attiveranno fino al 30 aprile 2007 una ricaricabile 3 da 20 euro riceveranno 30 euro di traffico. Questo bonus di 10 euro sarà ricevuto in due tranche da 5 euro ad aprile e maggio. Invece tutti i clienti 3 potranno continuare ad utilizzare le ricariche 3 attualmente presenti sul mercato e, indipendentemente dal lato utilizzato (standard o power), riceveranno un credito senza scadenza pari all'importo speso per l'acquisto della ricarica.

WIND
Wind da domani lancia nuovi piani tariffari (Wind 12, Wind 5 New e Senza Scatto New) che non prevedono i costi per la ricarica ma aumentano leggermente, a seconda del piano scelto, le tariffe al secondo, al minuto o lo scatto alla risposta. La migrazione ai nuovi piani per i vecchi clienti che non vogliono pagare il costo fisso di ricarica è gratuita. Arriva anche la promozione "Raddoppi la ricarica", che permette a tutti i nuovi clienti Wind che attivano una sim entro il primo aprile 2007 di ricevere in regalo per un anno, a ogni ricarica effettuata, un ricarica del medesimo importo, fino a 50 euro al mese.

VODAFONE
Il gestore elimina i costi di ricarica sia per i vecchi che per i nuovi clienti. Tuttavia i nuovi dovranno misurarsi con cinque nuovi piani tariffari; in tre casi (Zero Limits, Zero Limits Lights e You&Vodafone) compare uno scatto alla risposta a 19 centesimi (da 15 precedenti con un rincaro che, secondo i calcoli del Movimento difesa del cittadino, è del 26%). Mdc annuncia che segnalerà "queste scelte commerciali di Vodafone all'Agcom e all'Antitrust".

Per quanto riguarda la restituzione del credito rimanente sul cellulare quando ad esempio un cliente passa a un nuovo operatore (secondo quanto disposto sempre dal decreto Bersani), l'operatore che fa capo al gruppo britannico chiede 8 euro di spese e l'invio di una raccomandata con ricevuta di ritorno.

CONSUMATORI SUL PIEDE DI GUERRA
E mentre l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni si appresta a vigilare anche sul rispetto della propria delibera che obbliga ogni operatore a fornire, in formato cartaceo o elettronico, il prospetto tariffario in qualsiasi momento il consumatore ne faccia richiesta, scendono in campo le associazioni dei consumatori. Da tutte l'invito all'Agcom perché vigili sul rispetto del decreto Bersani e sui possibili aumenti delle tariffe.

Il Movimento dei consumatori in generale consiglia agli utenti di telefonini di aspettare e, per il mese di marzo, di non cambiare piano tariffario, né accettare offerte di nuovi prodotti da parte del proprio operatore o di altri concorrenti.

Per Federconsumatori e Adusbef "ora Agcom e Antitrust dovrebbero vigilare affinché le compagnie, costrette a rinunciare a questa rendita, non cerchino di rientrare della stessa cifra, accordandosi naturalmente in un modo tacito, per aumentare le tariffe telefoniche".

(4 marzo 2007)


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