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domanda

Inviato da giangy75 
domanda
12.04.2004 - 21:36
Ragazzi vorrei che mi aiutasse a risolvere un piccolo dubbio ;ma secondo voi per garantire una migliore durata di una batteria, è più conveniente che io stacchi prima la spina dalla presa a muro, oppurre che stacchi prima lo spinotto a cui è collegato il cellure che fino a quel momento era in carica?


Re: domanda
13.04.2004 - 13:12
credo, e sottolineo CREDO che il meglio sarebbe staccare prima il caricabatteria.
personalmente lasciandolo attaccato 24 ore su 24 (tanto quando non è in carica il mio telefono c'è quello di mio padre o di mia madre, lo spinotto per terra resta pochi minuti al giorno), stacco solo lo spinotto, e le batterie nn si sono sfasciate, ma cambio troppo spesso telefono, quindi è normale che non si noti...


Re: domanda
20.04.2004 - 14:27
La durata della batteria (sia in termini di vita che di ore di carica) non dipende assolutamente dalla sequenza con cui stacchi il C.B. !
In entrambi i casi si interrompe il flusso di corrente e le batteria smette di caricarsi.
Da un punto di vista invece strettamente funzionale, é sempre meglio togliere prima la spina dal 220 e poi levare lo spinottino.
Diversamente, lo spinottino vi potrebbe cadere toccando oggetti metallici e andando in cortocircuito (anche se é molto raro che accada).
Non fate come i mei figli che lasciano sempre il C.B. infilato nel muro !
Anche l'operazioni di riallaccio deve essere fatta nella giusta sequenza, prima lo spinottino e poi la spina nel muro (per le stesse ragioni).

Evitate di lasciare troppe spine nel muro, non avete idea di quanta energia spechiamo oggi in una casa moderna.
Volete un esempio ?

Televisore spento col telecomando: 10 W
Videoregistratore spento: 5W
Lettore di DVD spento: 5W
Computer spento da Windows: 3-5 W (secondo il video)
Allarme di casa spento: 7-10W
Spina del C.B. telefonino: 1-2 W
radiosveglia digitale : 5W
trasformatore 12 v del campanello: 4W
trasformatore a 12 V dell'impinato di casa a BT: 12W (solo se lo avete)

E così via, vi trovate benissimo 50-60 watt ora di energia impewgnata che in 24 ore vi consumano da 1 a 1,5 Kw/ora al giorno.
Per 60 giorni (una bolletta) fanno 60-90 Kw/H x250 lire= 15-22.000 lire a bolletta !!!

Fate un pò voi !!!

Ah ! Avete notato che non ho citato né frigiriferi nè altro ma solo i codidetti "consumi occulti o sfuggenti " !!!




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FABRIZIO


Re: domanda
20.04.2004 - 19:23
>Spina del C.B. telefonino: 1-2 W
ohibo, questo non lo sapevo proprio... pensavo che se non ci fosse collegato il cellulare non consumasse...
d'ora in poi lo stacco


Re: domanda
21.04.2004 - 01:15
Beh, Beppe Grillo aveva fatto un esilarante monologo con i consumi dei campanelli di casa...il problema è che aveva ragione!


Re: domanda
22.04.2004 - 13:52
Beppe grillo ha la caratteristica di enfatizzare problemi che per fortuna sono ancora circoscrivibili, però effettivamente il problema esiste e lui ha ragione !

Gli ultimi 4-5 anni hanno visto una dilatazione spaventosa di consumi, tanti, piccoli, superflui ma in costante aumento.

Io sto cercando di contenerli, come ? :

Sulle printer e sui PC non c'é più l'interruttore per spegnere (ma solo per accendere ?) Ebbene, metto una bella ciabatta generale con l'interruttore.

Tutti spengono il televisore col telecomando ? Io lo spengo proprio
(anche perché ne ho visto un paio andare a fuoco da soli !!!!)

Idem con gli HIFI e con i VCR !

Inoltre, dove ho potuto, ho sostituito tutte le lampadine con neon normali (dove accendo e spengo di frequente) o con quelle a basso consumo (dove stanno accese molto tempo)

Stacco sempre dalle prese tutte le cose che non servono.

Tenete conto che, per le recenti norme CE di sicurezza sulle apparecchiature vendute nell'unione, i circuiti primari degli apparecchi (a 220) ormai sono diretti sulla rete e gli interruttori sono sul secondario a bassa tensione.
Così se avete una calcolatrice da ufficio (quelle grosse che stampano) e la spegnete, in realtà é sempre col trasformatore in tensione .... e che scalda..... e che salta per surriscaldamento.
Su una calcolatrice Olimpia me ne sono saltati 3 in 3 anni. Poi ho capito che dovevo togliere il filo dal muro !!!
Il problema é che il trasformatore é una macchina elettrica con perdite (Olivieri e Ravelli vol. 1 e 2) ed anche parecchie perdite !!!

Vi assicuro che da quando adotto queste semplici precauzioni, la bolletta é scesa !




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FABRIZIO


Re: domanda
22.04.2004 - 13:53
Beppe grillo ha la caratteristica di enfatizzare problemi che per fortuna sono ancora circoscrivibili, però effettivamente il problema esiste e lui ha ragione !

Gli ultimi 4-5 anni hanno visto una dilatazione spaventosa di consumi, tanti, piccoli, superflui ma in costante aumento.

Io sto cercando di contenerli, come ? :

Sulle printer e sui PC non c'é più l'interruttore per spegnere (ma solo per accendere ?) Ebbene, metto una bella ciabatta generale con l'interruttore.

Tutti spengono il televisore col telecomando ? Io lo spengo proprio
(anche perché ne ho visto un paio andare a fuoco da soli !!!!)

Idem con gli HIFI e con i VCR !

Inoltre, dove ho potuto, ho sostituito tutte le lampadine con neon normali (dove accendo e spengo di frequente) o con quelle a basso consumo (dove stanno accese molto tempo)

Stacco sempre dalle prese tutte le cose che non servono.

Tenete conto che, per le recenti norme CE di sicurezza sulle apparecchiature vendute nell'unione, i circuiti primari degli apparecchi (a 220) ormai sono diretti sulla rete e gli interruttori sono sul secondario a bassa tensione.
Così se avete una calcolatrice da ufficio (quelle grosse che stampano) e la spegnete, in realtà é sempre col trasformatore in tensione .... e che scalda..... e che salta per surriscaldamento.
Su una calcolatrice Olimpia me ne sono saltati 3 in 3 anni. Poi ho capito che dovevo togliere il filo dal muro !!!
Il problema é che il trasformatore é una macchina elettrica con perdite (Olivieri e Ravelli vol. 1 e 2) ed anche parecchie perdite !!!

Vi assicuro che da quando adotto queste semplici precauzioni, la bolletta é scesa !




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FABRIZIO


Re: domanda
22.04.2004 - 21:13
Che scuula hai fatto Fabrizio? ITI Elettrotecnica? :D Anch'io, spero di uscirne quest'anno! Fine OT


Re: domanda
23.04.2004 - 03:17
Visto che me lo chiedi (sono del 52) :

Dal 66 al 71: I.T.I. G. Marconi di PC (Elettronica industriale e servomeccanismi)
(72-73 pausa militare)
dal 73 al 78 Politecnico di Milano (ingegneria Elettronica a indirizzo circuitale)

Purtroppo ho commesso la stupidità di tralasciare gli ultimi esami residui perché ho iniziato nel 79 a viaggiare all'estero lavorando per una azienda che costruiva robot industriali e macchine a CNC. Per cui non mi posso fregiare del prefisso Ing. (sich !)

Avevo sottovalutato l'impegno lavorativo pensando di riuscire a darli prima o poi ugualmente !
Quanti sbagli si fanno nella vita !!!

Mio figlio é uscito l'anno scorso da Elettrotecnica e adesso anche lui fa il Politecnico di Milano che abbiamo da pochi anni ....... anche a Piacenza !!!
Spero non faccia la fesseria che ha fatto suo padre !!!

Buona fortuna ad entrambi voi




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FABRIZIO


Re: domanda
23.04.2004 - 14:45
Grazie, spero di fare un buon esame e di uscire da questa scuola finalmente perchè ci sono già rimasto un anno in più! Niente università però per me, la voglia di studiare è diventata troppo poca, lo so che è facile dire di continuare a studiare perchè poi il lavoro che trovi è diverso ecc...ecc...ecc... ma quando la voglia è scarsa è difficile farsela venire! Ciao


Re: domanda
26.04.2004 - 13:29
MI dispiace, anche perché é sempre più difficile trovare bravi ragazzi con diplomi o lauree in discipline tecnico pratiche che mastichino "sostanza" invece che "apparenza" !
Oggi viviamo in un mondo che dalla metà degli anni 80 ha dato precedenza all'apparenza a scapito della sostanza.
Invece, i Cinesi, hanno fatto il contrario, e non solo loro !!!
Così, tra pochi anni, ci troveremo una nazione di laureati e/o diplomati in discipline orientate ai servizi e quello che si chiama "terziario".
Solo che mancherà ........ il "primario" cioé la "sostanza".
E la sostanza si fa con le mani e con le macchine, non .... con l'aria fritta !

Come dire: avremo un popolo di commercialisti, sistemisti, softweristi, ....isti, ecc..isti, solo che i loro clienti ...... saranno pochini, o forse .... con gli occhi a mandorla !!!




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FABRIZIO


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